mercoledì 31 dicembre 2008

neve&ciaspole





ultimo giorno dell'anno,il meteo anche per domani mette bello,che faccio??poi peggiora,volevo rinnovare le ciaspole e decido di andare sul falterona.mi alzo presto e alle 6,40 son gia' in auto verso castagno di andrea .l'alba e' bellissima,attraverso il mugello con i primi raggi di luce,il termometro segna -5°! fuori c'e' una brinata che sembra neve,segno che il tempo e' buono.arrivo all'alimentari di castagno ancora prima che apra,all'interno c'e' un freddo bestia,quasi meglio fuori diavolo!!riparto con un panino verso il borbotto dove pero' prima devo montare le catene perche' altrimenti non si procede.arrivato mi cambio e parto,all'iniziodel sent n°16 indosso le ciaspole e inizio a salire,la salita e' bella ripida,mi porta da 1240 a oltre 1600 mt tutto in un colpo.raggiunto la croce del falterona davanti a me si apre uno scenario fantastico,mi spiace essere da solo,ma gli altri compagni di sempre devono lavorare purtroppo.........la neve e' alta e' soffice,sfrutto la scia di chi e' gia' passato oltre,mi dirigo verso il m.te falco percorrendo lo 00,gli abeti e i faggi sono bellissimi con questa veste,in giro neanche un'animale,comincio a trovare qualche persono verso gli impianti di risalita ma poche.arrivo all'osservatorio militare e i ripetitori sembrano stati schiaffeggiati dalla neve,il vento dei giorni scorsi che soffiava forte l'ha attaccata come un muratore getta l'intonaco al muro.
oltreppasso l'osservatorio e prendo la strada che cala alla rondinaia dove ci sono alcuni campetti da sci.non mi fermo manco al rif la capanna e mi dirigo percorrendo la pista di fondo fino a pian cancelli,dove torno alla macchina,qui la neve e' molto alta,la sbarra non esiste ,e' sommersa dalla neve,diminuisce solo al borbotto,per il resto del percorso e' tutta molto alta e bellissima.ho chiuso l'anno con due eventi che mi hanno pienamente soddisfatto,il raduno alle barbe in compagnia di amici e oggi buon anno!!
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lunedì 29 dicembre 2008

a pranzo col lupo 28-12-08


sono sotto una caldissima doccia e sento che la circolazione sta ritornando a girare nei miei diti ancora intorpiditi dal gelo di oggi.ripassa nella mia mente la bellissima giornata di oggi in mtb passata insieme a gli amici nella stupenda foresta dell'acquerino e luogomano.
alla partenza era gia' freddo,ma non pensavamo che il tramontano ghiacciato ci avrebbe frustato le membra dall'inizio alla fine,con delle temperature sottozero.prima della partenza l'amico alessio di "bikeparadise" di pontassieve ci omaggia tutti di una splendida maglietta smith e con noi condivide questa giornata.come sempre partiamo da montemurlo,la salita alle cavallaie e' molto lunga e fredda.in tutti i luoghi esposti al vento veniamo frustati dal gelo,e ogni piccolo spazio scoperto sul nostro corpo subisce l'angherie del freddo,saliamo abbastanza piano per cercare di rimanere compatti anche con quelli che vanno piu' lenti e cosi non dovere stare fermi tanti al freddo,la giornata si era preannuciata fredda,ma via via che saliamo al passo delle cavallaie il freddo si intensifica,il terreno e' tutto gelato e le ruote emettono uno strano stridio.al monumento biancalani arriviamo tutti belli congelati,con mani e piedi oramai persi,e decidiamo di calare al rifugio le barbe direttamente,modificando il giro che avevamo preparato,cambiare con le mani e' diventata un'impresa. vediamo arrivare un biker incontro a noi?e' una dei ragazzi di vernio che ci viene incontro e ci annuncia che al rifugio hanno gia' acceso il fuoco e un bel te' ci sta aspettando........magnifico ,questa e' una bella notizia.sono stati veramente in gamba ad arrivare prima e fare tutto questo.

arriviamo alla spicciolata al rifugio e dopo i ringraziamenti cominciamo a cambiarci mettendo la roba asciutta addosso e fare asciugare i capi.dopodiche cominciamo a buttare sul fuoco il materiale mangereccio che avevamo portato per tutto il viaggio.delle belle salsicce,spiedini sono sul fuoco,c'e' un magnifico odore di legna che brucia ma anche di carne alla brace,che con l'aggiunta delle lasagne portate su da un biker,vino dolci vari ci rimettono al mondo.chiaramente ripartiamo solo che dopo che il grande polonia, visto che aveva portato su la moka, ci facciamo un bel caffe corretto a grappa super riscaldante.ci affacciamo fuori e nevica,decidiamo di ripartire e subito soffriamo quei 300mt in dura salita che ci porteranno alla strada di luogomano,la neve cade e il percorso e' surreale nella foresta,tutti siamo bardati contro il freddo ma dalle facce esce un sorriso compiaciuto di tutto quello che sta accadendo intorno a noi.arrivati a gli acquiputoli caliamo di poco l'asfalto e prendiamo il secondo pezzo dell'hochiminh che ci portera' alla cascina,il percorso tutto innevato e' bellissimo,lo avevo fatto tante volte ma oggi si rivela ancora piu' bello delle altre,e vedendo l'espressione di tutti raggiunto l'asfalto capisco che sono daccordo con il mio pensiero,sembrano ragazzi dopo aver fatto a pallate di neve.raggiungiamo l'ultimo pezzo del percorso,la discesa delle "cannicciaie",oggi andiamo piu' tranquilli,perche' alcuni non la conoscono e poi e' bello ghiacciato il percorso,alcuni non perdono tempo e danno subito spettacolo facendo dei bei voli innevati nel bosco,e subito si aggiunge pronto un coro di risate,il percorso e' molto bello e magari quelli con la front lo digeriranno male ma arriviamo tutti in fondo,e godiamo anche del passagio di alcuni caprioli.alle auto ci cambiamo alla svelta sostituendo i capi bagniati con qualcosa di asciutto ma non caldo visto che sono stati tutto il giorno in auto al freddo.ci scambiamo delle splendide impressioni sulla magnifica giornata passata insieme al freddo si ma non per questo meno divertente,anzi di piu' di altre.uno spirito che ci accomuna tutti quanti,abbiamo patito del freddo,ma il risultato e' stato bellissimo..................foto
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domenica 30 novembre 2008

drugstore.......

ovvero non c'e' verso di rimettersi da questi malanni,sia invernali che non!! gli antibiotici che ho preso in questi mesi mai presi in tutta la vita ,ho raggiunto il tetto massimo di oltre 15gg senza toccare la bici e ho l'orticaia,in casa non mi sopportano piu',e ora si metteono anche le condizioni avverse del tempo.ho comprato un paio di ciaspole nuove,cosi mi son detto se non vado in bici vado a ciaspolare sulla polvere bianca................non fa altro che piovere.......sigh
spero che in settimana il tenpo si rimetta e nevichi un pochino,cosi vado a rinnovare le ciaspoline nie........poi l'agrumina oaramai e' un pezzo che aspetta,spero sabato di dirigermi sopra i monti di levanto per fargli fare un giro liberatorio per entrambi,poi si sa,l'aria di mare e' salutare,il salmastro c'e' i pini idem un'accoppiata vincente per la salute............poi la branca e' un pezzo che non la frequento e i giri oh yeah mi aspettano............

venerdì 10 ottobre 2008

la polvere dell'eroica




quest'anno all'ultimo minuto grazie ad un'amico partecipo all'eroica,l'ho sempre scansata e pensandoci su non so perche'? forse la mancanza del mezzo adeguato ,lo stimolo......bho? ma adesso tutti gli ingranaggi girano a dovere,la bici e' saltata fuori,e cosi anche il vestiario,aspetto il giorno.e' arrivato e mi dirigo verso gaiole,dove ci troviamo anche con mario e patrizio ,anche loro la prima volta.
l'atmosfera e irreale,e l'avevo gia' vissuta il giorno prima al ritiro del numero,tutti ferri vecchi in giro,bellissime bici d'epoca,maglie accessori ,insomma una vera manna per noi appassionati.......
alla partenza il termometro segna solo 3°,freddo da eroica,difatti aspettando la nostra partenza alle nove abbiamo il tempo di congelarsi a dovere.
partiti facciamo subito un gruppetto,non e' una gara l'eroica e neanche un raduno,ma un ritorno indietro alle origini della bici da corsa,e assaporiamo il tutto appena i nostri tubolari toccano la strada bianca,tutto un sobbalzo e una fatica cane con quei ferri vecchi,rapporti corti,e tante imprecazioni quando il cambio entra male o cade la catena causa qualche buca eccessiva.......pero' non ci demoralizziamo,anzi e' propio una sfida,specie quando arriva quello che non dovrebbe intaccare queste splendide vecchie glorie di ferro.....la pioggia!!arriva giusto prima di panzano,cosi che nello strappo durio i tubolari stridano strisciando sul ghiaino,alcuni mettono il piede a terra o salgono stanchi,e il ristoro tira su solo a meta',causa la pioggia insistente e il freddo fanno si che si riparta alla svelta anche se al ristoro ci si sarebbe potuti stare tutti il giorno da quante bonta' erano servite sui tavoli,e nel prato bagnato stese come carcasse morte tutte queste splendide bici...che peccato ho pensato........
si riparte in direzione volpaia,la discesa con le ruote bagnate e fangose rende l'idea di come dovessero combattere i ciclisti dei tempi passati,dei veri combattenti delle due ruote,vera gente di altri tempi.la bici non si ferma,scende piano sull'abitatao di volpaia,ma senza poter essere fermata,per fortuna sono zone bellissime e poco trafficate,cosi che si scende tranquilli anche in queste condizioni.guadagniamo l'asfalto che ci porta prima a radda e poi a gaiole in chianti,passare con questi mezzi d'epoca in queste zone provaca un'immenso piacere,non so perche' ma ci sentiamo padroni di tutto,l'asfalto,il panorama,e tanta soddisfazione quando la gente ti acclama quando passi lo striscione di arrivo,noi c'eravamo,e speriamo anche questa'altro anno di esserci
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domenica 14 settembre 2008

il falterona




rieccomi dopo le ferie e gli impegni che non mi hanno permesso di scrivere di tanti percorsi fatti con gli amici.
l'occasione e' di un bel giro fatto infrasettimanale,la organizzato luca detto il cangia sul m.te falterona,un posto molto bello ,anzi bellissimo,e pedalarci e' una totale soddisfazione.
la partenza dell'anello e' castagno d'andrea,il percorso attraverso strade bianche e sentieri porta sul monte falco e poi attraversando l'abiatato di tre case di campigna ci riporta sempre sul falco siamo sempre sul confine toscoemiliano,la compagnia e' sempre goduriosa,e le battute si susseguono all'infinito.attraverso una lunga e faticosa salita,ma molto bella,dalla cima del falterona ammiriamo il paesaggio bellissimo,e propio da pochi metri parte uno splendido sentiero in discesa che attraverso faggi e abeti ci accompagnera' alle macchine dove finisce il giro.e' stata una girnata bellissima,il percorso e il panorama e' stupendo,la compagnia degna del nome,la stanchezza in queste giornate manco si sente,il divertimento prevale su tutto!

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lunedì 26 maggio 2008

shanghai express





arriviamo tutti in mtb alla stazione di prato,direttamente in biglietteria,io ,il secco il cangia e gianni,non sembrava di essere a prato,neanche dopo essere saliti sul treno,vista tanta popolazione di cinesi in giro,ma di essere sull'orientexpress,va bhe dicono e' il progresso ma a me non sembra,comunque il nostro viaggio dura poco e scendiamo alla stazione di vernio,dove inforcate le nostre bike si sale subito verso le alpe di cavarzano,quasi 1000mt di dislivello tutti in un botto senza fiatare,a parte le chiacchere con un locals che scherzando gli lascia andare un pugno sulla spalla al secco che lo rintrona ancora di piu',e dopo questa botta gli racconta di essere basso il pro.........una delle piu' grandi bugie del secco pèenso,e l'ometto quasi ci crede,o fa finta e ci prende in giro.la salita tira sempre fino alle alpe di cavarzano,dove respiriamo un po'.po dopo il monte "la scoperta"si comincia a entrare in un sentiero stretto immerso nella
faggeta bellissima,alcune volte si apre e possiamo ammirare il paesaggio circostante,anche una prateria ci appare all'improvviso circondata da abeti,anche questo e' appennino,ma subito ci rientriamo nelle faggete,ci sono dei punti da spingere a pedi,ma le discese dopo ci faranno dimenticare la fatica in pochi secondi,di cui alcune molto tecniche,specie se fatte senza protezioni,dato che avevamo ridotto al minimo il necessario causa il kilometraggio e il percorso mai effettuato prima magari nascondesse una inaspettata durezza.
arrivati al pacini siamo belli stanchi,ma un piatto di tortelli al ragu fatti incasa ci risolleva le mebra stanche.ripartiamo verso il faggione di logomano,un vecchio faggio di dimensioni notevoli,la strada dopo per alcuni km e' tutta scorrevole,dopo aver ammirato il faggione arriviamo agli acquiputoli dove scendiamo per andare a prendere"ho-chi-minh"magico sentiero,arrivati alle cavallaie io causa il virus che mi attanaglia gli faccio accorciare il giro scendendo le cavallaie e la pietraia del "70" molto dura dopo un giro cosi,la fine del giro sarebbe stato o le carbonaie o il boschetto,ma oggi per me non era il caso.un giro veramente stupendo per il panorama e fatto quasi tutto in un sentiero come piace a noi,un bel percorso per chi ama la mtb e la montagna non con poca faticaprossimamente chissa dove andremo.......... click

lunedì 19 maggio 2008

birbanti sull'ottovolante e calvana

un bel numero di birbanti si sono ritrovati per passeggiare nei sentieri sopra prato che confinano con la foresta dell'acquerino,per questa occasione sono scesi gli amici bdb di brescia e i ragazzi di orme.tv,il toscano di adozione "kabar" secco ecc.... che rivediamo sempre con piacere.chiaramente dopo tutta la strada li abbiamo portati in 2 dei posti piu' belli della zona.ottovolante il 10maggio e il giorno dopo sulla splendida calvana.eravamo una bella comitiva di 25 personaggi con la voglia di divertirsi,ma anche di faticare visto il giro abbastanza duro.
il percorso e' stato apprezzato da tutti,sia per la varieta' della vegetazione che cambia spesso e sia per i sentieri molto belli ,specie i viottoli stretti tutti da guidare ,e tutti i biker sono stati all'altezza dei sentieri che non sono difficili ma divertenti,come la compagnia e i bresciani sono molto di compagnia ,nonche ottimi biker.ci siamo scambiati proposte allettanti su giri da fare in toscana e in lombardia sullo splendido lago di garda. siamo tornati anche prima del previsto,segno che i biker pedalavano bene e senza intoppi per fortuna.comunque la sera eravamo tutti cotti,sono stato con loro a cena dove alloggiavano e si mangiava molto bene,la cucina toscana vedo che gli piaceva allla grande.il giorno dopo ci ritroviamo alla chiusa,localita di calenzano,per fare un giro sulla calvana,dove a valibona ci aspettava un buon ristoro organizzato dai rampikini di querceto nominato "la finokkiona day"buon salume toscano ,che e' stato apprzzato da tutti come la calvana,splendido monte che ti permette di vedere tutto a 360° senza fare un dislivello enorme. ci sono molti animali allo stato
brado,il pascolo e' bellissimo come la visione dalla croce della retaia su prato,a destra lontano spazzavento con il mausoleo di c.malaparte e a sinistra m.te morello,una bella veduta dei monti dove giriamo in mtb. scesi dalla retaia e fatta la discesa "secco-mass" la scalinata piu' dura della zona ci mettiamo ad un tavolo per il ristoro fianale con degli ottimi panini ,birra e una schiacciata alla fiorentina accompagnata da un buon vinsanto locale che per l'occasione avevo portato per festeggiare il gemellaggio con gli amici bresciani che spero di andare a trovare presto per un bel giro sul lago di garda ciao
calvana con i bdb-i birbanti




































giovedì 8 maggio 2008

sempre "suimmare"





oggi 2maggio siamo ritornati"suimmare",ovvero in quel di di levanto,zona bellissima per tutto,in mtb ti sembra di stare in volo "suimmare" con sotto il paesino di levanto brulicante di turisti che come api che ronzano di fiore in fiore vogliano girare le cinque terre,ma noi cerchiamo di scansare il lo sciame anche se non sara' facile,ma in fondo c'e' posto per tutti..............allora partiamo!
i compari cangia e tizzanini sono belle che pronti,incominciamo a salire la strada asfaltata,che nelle cinque terre e' una prerogativa importante visto la pendenza del territorio,e pochi sentieri fuoristrada si fanno calpestare da noi bikers.cosi il bitume e' la soluzione migliore. saliamo sul percorso che ci aveva indicato il nostro amico leo,anche se asfaltata ma pedalare in questo territorio e' bellissimo,e' tutto un profumo il verde che costeggia la strada,ti sembra di essere chissa in quale posto del mondo,invece siamo a meno di due ore da casa in un angolo splendido della nostra terra.
siamo come i puffi,amiamo la natura,i colori e gli odori che ella sprigiona,e quando ci passiamo con le nostre amate mtb ancora meglio.la discesa dopo lo svalicamento della cima e' una bella pietraia come ormai la zona ci ha abituato,immersa nel verde,dove troviamo una cava di pietra che veniva usata per costruire i tetti di una volta l'ardesia"
il sentiero si snoda dopo la cava tutto al sole con la vista sulla parte delle montagne interne e a tratti "suimmare".finita la prima discesa si comincia la seconda salita,sempre su asfalto ma in direzione monterosso,la salita da questa parte e' dura,e dopo il ristorante che segna la fine dell'asfalto e l'inizio del sentiero non e' da meno. le prime due salite sono quasi tutte a spinta in mezzo a pini,e sembra di essere sul calvario.arrivati alla fine puntiamo sul giro di"puntamesco" che sarebbe la punta prima di levanto per chi viene da levante,e' bellissima perche' il sentiero si mantiene sempre ad un'altezza costante che sara' sui' 100mt di altezza s.l.m,sembra di volare sopra come i gabbiani,dominiamo tutta la costa di un azzurro intenso,molto bello.il sentiero e veloce la prima parte e tecnico con molti pezzi a spinta che con la stanchezza si fara' sentire.per fortunatroviamo un'omo che vende acqua e un vinello bianco frizzante del posto che fa resuscitare veramente.oramai siamo quasi alla fine di questa splendida giornata,ci rimane solo
di mangiare una focaccina ligure e un bel pezzo di cecina accompagnato da una birra nel paese di levanto,prima di ripartire verso casa ma con la voglia di tornare al piu' presto

mercoledì 7 maggio 2008

il verde del chianti





giovedi 30 aprile con il cangia il pomeriggio lo dedichiamo ad un giro nel chianti ,unendo i sentieri che conosciamo entrambi,e cosi farsi una bella girata nel luogo del gallo nero tanto amato.partiamo da tavarnelle v.p e saliamo subito alla splendida badia di passignano,incastonata nei poderi degli antinori,e' un posto il chianto dove la pianura quasi non esiste,difatti la salita attraverso i vigneti si fa sentire,raggiungiamo il "testa di lepre" il passo della strada che unisce mercatalev.p a panzano in chianti(altro posto da vedere) in cima troviamo uno dei primi animali striscianti avvistati in questo periodo,un viperozzo che soffia non poco quando lo disturbiamno fotografandolo,la parte che scende sul versante di greve e' bellissima,e come in tutto il chianti tenuta come un giardino,tutti i suoi casolari o castelli sono impeccabili giustamente,scendiamo verso villa calcinaia prima di arrivare sulla statale,dove hanno un bell'allevamento di capre molto particolari. sulla statale ci dirigiamo verso il passo dei pecorai ,dove svoltiamo a sx salendo in un posto magnifico,il castello del gabbiano
con le sue torri ai lati e uno stupendo e grande glicine sulla facciata principale,un posto veramente bello che merita una visita.da li ripartiamo per l'ultima salita che ci riportera prima sulla strada del testa di lepre,e poi verso santa maria a macerata,terra degli antinori su di un bel sentiero nascosto che solo il cangia conosceva.e attraverso la classica strada bianca del chianti ritorniamo a badia e dopo tavarnelle dove finisce un'altra avventura attraverso lo splendido chianti che non delude mai tutte le volte che ci torno-click

domenica 20 aprile 2008

a casa del grillo parlante........la calvana




20.04-08
stamani guardo dalla finestra e vedo uno splendido sole,cosa rara nelle ultime settimane,specie nei w-end.il 1° posto splendido che mi viene subito in mente e' la splendida calvana,che oramai era' un pezzetto che non la calpestavo con le ruote delle mie mtb,era giunta l'ora.

parto con quella "leggera"e miavvio verso la salita di secciano,una specdie di mortirolo piu' corto,per la strada trovo alcuni amici dei"rampikini" e decidiamo per 11maggio il giorno dopo l'ottovolante il raduno sopra ad i monti di prato ,di uscire in calvana con quelli che avranno voglia di restare.la salita asfaltata e' sempre dura,fino alla "regina del bosco" non si respira un'attimo,poi ci sono diversi km di saliscendi prima del paese fantasma di "valibona" ,che ai tempi dei partigiani e'stato luogo di una cruenta battaglia.la salita al cantagrilli si fa abbastanza bene nostante le piogge torrenziali dei giorni prima,anche se in qualche posto va fatta a spinta,gli ultimi 100mt prima del cantagrilli sono oramai una sfida a non scendere,e mi sfiniscono sempre anche se non cedo al piede a terra.
in cima il paesaggio e' bellissimo ,tutto uno stupendo prato che farebbe invidia a numerosi campi da golf,in piu' con tanto di bestiame allo stato brado della mucca"razza calvana"
i grilli stanno a crogiolarsi al sole al di fuori delle loro tane,aspettando temperature migliori per poter mettere al lavoro le loro ugole,mi sembra di essere pinocchio. il biancospino non risparmia la mia ruota anteriore,sostituito la camera d'aria riparto dal cantagrilli verso la retaia,dove mi aspetta la prima discesa,tutta una pietraia come tutta la calvana del resto.dalla croce della retaia come dal cantagrilli o quasi tutti i m.ti della calvana la visione e' a 360° si ammira tutta la piana di firenze-prato e pistoia,il montalbano e anche il serra come le apuane. inizio la discesa stando attento alle gomme di questa mtb leggera,arrivo in fondo bene ,il terreno tiene meglio che d'estate.
arrivato alla casa rossa tralascio la "scalinata detta del secco& mass" loro sono quell che l'hanno rinnovata con il propio corpo,e oggi con questa bike non voglio fare la stessa fine e scendo vergognasamente dall'asfalto di poggio castiglioni verso travalle,lasciandomi alle spalle il territorio del grillo parlante.....clik

lunedì 24 marzo 2008

sospel vtt

22-23-03-08 pasqua a sospel.
anche questo anno e' arrivato uno dei momenti piu' attesi per noi biker,il rally di sospel.
ovvero una gara per mtb con lunghe escursioni ma leggere,dove c'e' da pedalare in salita per arrivare alle prove cronometrate in discesa ,ma con dei trabocchetti da pedalare non poco faticosi,e arrivare in affanno nel regno delle pietre non e' il massimo. i francesi per queste gare sono dei veri maestri,i percorsi della zona di sospel sono molto belli,la prima cosa da tenere conto sono la gommatura del mezzo ,difatti molti di noi,compreso me ,che con una stallonatura del fascione ha perso pressione il tubeless, mi e' costato dei minuti,ma i miei compagni luca,tiziano e maik e' andata peggio con delle forature,che lo scorso anno anche io ho subito purtroppo.
quando siamo arrivati il venerdi ci siamo dedicati a provare i percorsi della gara,daniele che gia' era su per fortuna ci ha aiutato con il mezzo per le risalite,altrimenti sarebbe stato un problema fare tutte le volte su e giu' con le auto 24km di curve e tornanti.
per fortuna il tempo era bellissimo per ora....
il sabato facciamo la gara tanto attesa,ultime modifiche e raggiungiamo la partenza.punzonatura e ci avviamo ognuno del suo passo al cancelletto di partenza che in questa giornata si raggiunge con poco sforzo.la prima discesa e corta ma intensa,con dei tornantini belli duri da girarci dentro,il resto tutto una pietraia alternata a bosco con radici chiaramente esposte.la seconda piu' veloce ma con le stesse caratteristiche della prima,con solo un pezzo di strada bianca ma piu' lunga e porta direttamente in paese.la gara del sabato finisce presto e ci dedichiamo a provare la 5^prova della domenica,la piu' lunga e forse divertente anche perche' si ricollega alla dh di sospel dove ci sono delle bellissime paraboliche e una discesa verticale che ti spara come un cannone,con dei bei pezzi guidati nel bosco,una discesa oh.yeah!
la sera stanchi ma contenti andiamo a cena alla splendida(per i danarosi)montecarlo. citta' curatissima in tutto,vediamo mezzi su quattro ruote mai visti prima,anche gli yacht con tanto di elecottero a bordo sono esagerati.gli amici italiani piero e roberto abitano in francia,ma non hanno rinnegato le loro origini,sono ottimi biker e amici oramai da 3 anni ci portano a cena in un locale particolare del luogo lo"stars bars" dicesi sempre frequentato da vip...dentro e' molto bello con tutti caschi di piloti vari,formula 1 e 3 attaccate al soffitto,bike di barrell il grande discesista ,di moser e indurain,pezzi vari di moto e gnocche a non finire,un luogo da vedere per gli amanti della velocita' e non solo.........

la domenica ci aspetta la grande fatica da fare,piu' di 1000mt di dislivello che sarebbe non tanto se non ci fosse da spingere in salita due pezzi lunghi nelle 2 prime prove ,per cui arrivi con la lingua di fuori come "rex" dietro al malvivente e ti si presenta subito la discesa ,per cui devi rimettere in ordine le idee per poterle affontare senza portare via qualche pianta dal bosco sbagliando qualche manovra.fatto le prime 2 con uno splendido sole e in tenuta primaverile risalendo sull'asfalto notiamo delle grandi e grige nubi sopra al monte ,gia la vista non ci rassicura,ma appena cominciano a scendere copiosi fiocchi di neve pensiamo che l'ultima mezzora di gara sta prendendo una brutta piega.difatti in cima alla partenza nevica di brutto e dobbiamo affrontare la 5^ prova forse la piu' tosta ,quella che avevamo provato ieri da asciutto con tutte le paraboliche,ma la cosa piu' brutta e che non sappiamo che da meta' in poi' piove a dismisura e il percorso e' un pantano scivoloso.parto congelato e le mani che non dicono piu' il vero , la parte alta la faccio abbastanza bene nonstante tutto fino ad i 2 strappi durissimi del 18% abbondante,di cui il 2° lo faccio a spinta causa la scivolosita' del percorso,entro in una pineta e alla prima curva a sx centro una radice con l'anteriore ,volo in terra e mi proteggo con il gomito,che guarda caso era senza protezioni!!! e atterro su dei sassi che mi rimediano una botta ad i nervi del braccio quasi bloccandolo,li per li riparto,ma quando ritrovo la pietraia vedo che non ce la faccio a guidare e scendo pianissimo e insicuro nei tornanti scivolosi arrivando lo stesso in fondo ma con un forte ritardo alle manche di prima dove ero andato benissimo.
diavolo poteva aspettare 30 minuti e l'avremmo fatta asciutta maledizione!!!
arriviamo alle auto fangosi come un giro di 30km da non credere.comunque nostante tutto ci siamo difesi bene,il meglio e stato lorenzo che per fortuna non ha avuto inconvenienti e aiutato da una bella guida in discesa come sa fare lui. ci salutiamo con tutti gli amici piero ,robe e i francesi e corriamo al bungalow a fare una mega doccia calda e poi si riprende la strada di casa lasciandoci alle spalle questa bella avventura,si spera di ripeterla anche il prossimo anno e sarebbe la quarta volta,se volete cimentarvi in una gara dove conta il manico in dicesa e un forte allenamento in salita questa e' la gara che fa per voi al 2009....CLICK

sabato 16 febbraio 2008

ottovolante......oh yeah!!!


ottovolante o montagne russe come dir si voglia,sono state sempre indigeste per me,con tutte quelle ripide discese con accellerazioni alluccinanti stile jet.
ma il mio ottovolante che avevo in mente era diverso un giro tortuoso pieno di lunghe salite con 2 bellissime discese .era un pezzo che volevo unire le due discese sopra prato sul versante del m.te javello e cannicciaie sul m.te pozzo di bagno zona acquerino,entrambi si trovano sul confine delle provice di po e pt.
la possibilita' c'era di unirle con un bel sentiero e o km di asfalto indigesto a noi amanti dello sterrato.proposta ad amici il piano la combriccola a votato il "si" senza sapere cosa li attendeva,anche se gia' sapevano delle distanze e dislivelli che avremmo affontato,che sono stati superiori all'aspettative.
stamani il giorno fatidico per questo ottovolante e' arrivato,la tramontana e' bella fredda, e il percorso che ha parecchi km nel sottobosco non sara' di aiuto.ritrovati al casello con i modenesi e padovani arrivati in limousine e in ritardo cme si addice alle prime donne ,i pisani e lucchesi insieme...incredibile! ci dirigiamo al parcheggio dove viene fatto lo sdoganamento,montaggio,vestizione e partenza alla conquista del percorso.i primi 14 mk si salita scorrono bene ,anche forti delle fresche forze di noi altri,in cima alle cavallaie il vento ghiaccio si fa sentire,e radunati partiamo subito per la "fonte del prete" ove faremo il primo rifornimento idrico e dove la prima e ultima foratura per fortuna della giornata ci fa sostare prima.raggiungiamo la salita che ci porta a scendere "le carbonaie" atraversando un bel sentierino in mezzo ad una vecchia faggeta con delle vecchie carbonaie ancora visibili nostante da tempo dismesse.
arrivati poco prima della cima ci rifocilliamo le membra infreddolite e gia' un po' provate,ci vestiamo e iniziamo la discesa che ci portera' alla localita' di "albiano".il percorso e' bello pulito,e le nostre ruote non trovano ostacoli,e' tutta una curva con qualche salto facile molto bello e veloce.arrivati in fondo si sa la discesa dura sempre meno di quello che vorremmo,pero' e' un'assaggio di quello che ci aspetta nella restante parte del percorso,e non solo per la discesa........... in fondo sono tutti raggianti e questo e' di aiuto,anche se nella salita che ci riporta alle cavallaie qualcuno accusa la salita,alcuni hanno le traveggole alla fantozzi e chi in preda alla fame causa la sera prima cenetta con una sola insalata.

arriviamo al monumento biancalani e qui comincia lo splendido sentiero chiamato ho-chi-minh,un single tutto a dirupo sul versante dove e' vietato sbagliare,anche se io una volta ci ho giocato un jolly esegarato! il sentiero corre veloce lungo il monte e alle curve bisogna anticiparle per non rischiare il dritto nel burrone ,e' veramente splendido,i compagni sono tutti eccitati da questo pezzo pedalato che ci facciamo tutto di un fiato,specialmente quel pisano alle mie spalle che ansima di brutto ma non vuole mollare.........
ci aspetta l'ultima fatica a l'ultimo km che facciamo a spinta anche perche' gli ultimi 300 mt sono quasi verticali e duri a farsi,specie a fine giro,e il maik vedendolo crede di avere le traveggole,purtroppo la e' la partenza.
in cima e' un freddo boia,ci vestiamo alla svelta e partiamo.
gli avverto conoscendo il percorso che la prima parte il terreno e' sempre ghiaccioato,e cosi si dimostra.
sulle prime curve tiriamo i freni,piano piano i tasselli delle nostre ruote cominciano a penetrare la terra e cosi la velocita' aumenta e troviamo i primi salti.
i compagni gia' sono pieni di adrenalina,ma non sanno che la seconda parte e' ancora piu' elettrizzante,tutta veloce con dei bei toboga,salti che appaiono all'improvviso,li avevo avvertiti che non erano grossi salti,ma in alcuni posti non vedi dove atterri e lo fanno trattenedo il fiato,e quando riaprono la bocca e' per mandarmi al diavolo,ma sotto so che si stanno divertendo!!!.a meta' ci riuniamo e sono tutti euforici da matti,non credevo gli sarebbe piaciuto cosi tanto,meglio cosi e ancora non e' finito.attraversiamo il posto chiamato la terra di nessuno arrivando a gran burrone,dove ci attendono 100mt di dislivello verticale da freni bloccati,ove va tenuto il sedere sulla gomma e via. a parte qualche sbagli, per la prima volta che lo praticano ne escono indenni, si vede che il divertimento e la guida sono nel loro dna.purtroppo arriviamo in fondo al percorso,ma tutti sono rimasti increduli dal bel sentiero che e'situato in questa montagna,anche se i raga di prato ci hanno lavorato tanto per renderlo cosi divertente,la prima volta non lo avremmo detto.
arrivati alle auto prima della partenza offro loro un dolce tipico di firenze,la schiacciata alla fiorentina,un dolce alla fine non fa mai male

saluto tutta la banda per la grande compagnia.il secco ,pazzo di lucca, maik,tarantola franz savanna e giorgio di orme.tv,lo zi forty che ha rotto la ruota libera,hardjumper giannicola
il compare e inossidabile tizzanini.
alla prossima oh yeah!!!!!!

giovedì 24 gennaio 2008

campocecina

stamani siamo andati in trasferta a campocecina(carrara) sulle apuane,al confine con la liguria.io ero gia' stato altre volte,mentre l'amico daniele no.sapevo gia' che mi aspettava uno dei sentieri che ho nella classifica personale dei 5 piu' belli non a caso,per panorama, sempre suggestivo, la lunga e faticosissima salita di 25km ,e un sentiero in discesa bellissimo di 10km tutto single trek ,con un totale di 1600mt di dislivello,insomma un percorso da veri biker. il primo pezzo tutto "rolling stones" ,una gioia per forcelle e ruote,con dei tornantini stretti ,la delizia del nostro amico leo,che ci ha guidato un'altra volta(state sicuri che non gli viene a noia) come sempre,dove lui sa girarci molto bene,un bel manico. poi sempre meno sassi fino a girare in un bosco di castagneti ,dove la velocita diventa padrona del mezzo e dove la stanchezza non tarda a farsi sentire in tutti quei tornati e tutto quello slalom sul tracciato per scansare gli alberi.ci sono anche dei salti artificiali, non inpegnativi ma divertenti,senza dimenticare che ce ne sono di naturali disseminati sullo splendido percorso.noi eravamo come ho detto in 3,io il leo e daniele,avevamo quasi la stessa andatura ,sia up che down.i km fino alla strda asfaltata che porta a campocecina si fa sentire per la pendenza,in dei posti siamo costretti a scendere a piedi.i nostri sguardi erano rivolti sempre al panorama bellissimo,che spaziava dall'elba,corsica,alpi marittime fino al m.te rosa,una giornata molto tersa.dovevamo andare a vedere il forte che c'e' prima dell'asfalto ma gli alberi caduti ci hanno impedito il passaggio,quindi abbiamo proseguito.la strada asfaltata e bellissima,sembra di essere in una galleria fotografica,con alla parte sx la liguria e a dx la toscana con le apuane imbiancate non solo dal marmo. e di cio' abbiamo parlato salendo con il leo della vita dura che
facevano e fanno tuttora i cavatori
che si guadagnano il pane duramente qualunque cifra prendano come stipendio.difatti troviamo lungo la salita i camions che scendano a valle chi con il cassone pieno di detriti e chi con enormi blocchi di splendido marmo bianco che manifesta la sua bellezza in tutto il mondo antico e nuovo.ci fermiamo per una piccola sosta rigeneratrice di merendine banane ecc.. a dogana della tecchia a 895mt slm,poi ripartiamo a stomaco pieno.
chiaccherando e pedalando raggiungiamo il rifugio a campocecina 1320mt slm,ma prima arriviamo poco sopra ad i "prati",praticamente un balcone sulle apuane,dove distesi al caldo sole di dicembra 15° circa(al sole senza vento) si stava da re.siamo ricalati al rifugio per la meritata mangiata ,e' sempre aperto,si mangia bene,hanno tutti i tipi di te' e crostate buonissime di cui ci siamo rifoccillati prima della discesa riprendendosi un pochino dalla fatica,e evitando le solite birre che ci avremmero messo in crisi nella lunga discesa.
la discesa e' bella sassosa nel primo pezzo fino alla strda ,con dei tornantini bastardi da saperci girare dentro difatti il leo e' bravissimo in questo,arrivati alla dogana si attraversa la strada e giu' un'altra volta,il sentiero e meno sassoso ma no troppo,ci sono grandi sassi che invitano a prendere il volo sempre con dovute accortezze causa l'atterraggio non morbido.si arriva a castel del poggio e si beve alla fontana dove spuntiamo in paese,pare messa li apposta per noi bikers. risaliamo un pochino alternando a piccole discese,ma dopo la discesa si immette in una foresta di castagno,il sentiero e coperto dalle foglie,per fortuna sotto non ci sono grandi pietre e lo scorriamo alla grande, facendo un bello slalom tra' gli alberi ,facendoci prendere la mano l'ultimo pezzo aumentiamo l'andatura ,non che prima andavamo piano,ma qui e' molto piu' scorrevole e piu' facile andare forte,se forte sara' stato.........
dopo una serie di splendidi tornantini in terra arriviamo ad un mulino,dove ,purtroppo segna anche la fine di questo splendido percorso.arrivati al parcheggio salutiamo il leo che purtroppo ritorna al lavoro(sono le 14:30 circa) e noi verso casa.alla prossima...............clik

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