stamani siamo andati in trasferta a campocecina(carrara) sulle apuane,al confine con la liguria.io ero gia' stato altre volte,mentre l'amico daniele no.sapevo gia' che mi aspettava uno dei sentieri che ho nella classifica personale dei 5 piu' belli non a caso,per panorama, sempre suggestivo, la lunga e faticosissima salita di 25km ,e un sentiero in discesa bellissimo di 10km tutto single trek ,con un totale di 1600mt di dislivello,insomma un percorso da veri biker. il primo pezzo tutto "rolling stones" ,una gioia per forcelle e ruote,con dei tornantini stretti ,la delizia del nostro amico leo,che ci ha guidato un'altra volta(state sicuri che non gli viene a noia) come sempre,dove lui sa girarci molto bene,un bel manico. poi sempre meno sassi fino a girare in un bosco di castagneti ,dove la velocita diventa padrona del mezzo e dove la stanchezza non tarda a farsi sentire in tutti quei tornati e tutto quello slalom sul tracciato per scansare gli alberi.ci sono anche dei salti artificiali, non inpegnativi ma divertenti,senza dimenticare che ce ne sono di naturali disseminati sullo splendido percorso.noi eravamo come ho detto in 3,io il leo e daniele,avevamo quasi la stessa andatura ,sia up che down.i km fino alla strda asfaltata che porta a campocecina si fa sentire per la pendenza,in dei posti siamo costretti a scendere a piedi.i nostri sguardi erano rivolti sempre al panorama bellissimo,che spaziava dall'elba,corsica,alpi marittime fino al m.te rosa,una giornata molto tersa.dovevamo andare a vedere il forte che c'e' prima dell'asfalto ma gli alberi caduti ci hanno impedito il passaggio,quindi abbiamo proseguito.la strada asfaltata e bellissima,sembra di essere in una galleria fotografica,con alla parte sx la liguria e a dx la toscana con le apuane imbiancate non solo dal marmo. e di cio' abbiamo parlato salendo con il leo della vita dura che
facevano e fanno tuttora i cavatori
che si guadagnano il pane duramente qualunque cifra prendano come stipendio.difatti troviamo lungo la salita i camions che scendano a valle chi con il cassone pieno di detriti e chi con enormi blocchi di splendido marmo bianco che manifesta la sua bellezza in tutto il mondo antico e nuovo.ci fermiamo per una piccola sosta rigeneratrice di merendine banane ecc.. a dogana della tecchia a 895mt slm,poi ripartiamo a stomaco pieno.
chiaccherando e pedalando raggiungiamo il rifugio a campocecina 1320mt slm,ma prima arriviamo poco sopra ad i "prati",praticamente un balcone sulle apuane,dove distesi al caldo sole di dicembra 15° circa(al sole senza vento) si stava da re.siamo ricalati al rifugio per la meritata mangiata ,e' sempre aperto,si mangia bene,hanno tutti i tipi di te' e crostate buonissime di cui ci siamo rifoccillati prima della discesa riprendendosi un pochino dalla fatica,e evitando le solite birre che ci avremmero messo in crisi nella lunga discesa.
la discesa e' bella sassosa nel primo pezzo fino alla strda ,con dei tornantini bastardi da saperci girare dentro difatti il leo e' bravissimo in questo,arrivati alla dogana si attraversa la strada e giu' un'altra volta,il sentiero e meno sassoso ma no troppo,ci sono grandi sassi che invitano a prendere il volo sempre con dovute accortezze causa l'atterraggio non morbido.si arriva a castel del poggio e si beve alla fontana dove spuntiamo in paese,pare messa li apposta per noi bikers. risaliamo un pochino alternando a piccole discese,ma dopo la discesa si immette in una foresta di castagno,il sentiero e coperto dalle foglie,per fortuna sotto non ci sono grandi pietre e lo scorriamo alla grande, facendo un bello slalom tra' gli alberi ,facendoci prendere la mano l'ultimo pezzo aumentiamo l'andatura ,non che prima andavamo piano,ma qui e' molto piu' scorrevole e piu' facile andare forte,se forte sara' stato.........
dopo una serie di splendidi tornantini in terra arriviamo ad un mulino,dove ,purtroppo segna anche la fine di questo splendido percorso.arrivati al parcheggio salutiamo il leo che purtroppo ritorna al lavoro(sono le 14:30 circa) e noi verso casa.alla prossima...............clik
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